Penry Williams

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Ritratto di Penry Williams

Penry Williams (Merthyr Tydfil, 9 febbraio 1802Roma, 27 luglio 1885) è stato un artista gallese che ha trascorso la maggior parte della sua vita a Roma.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu battezzato nel febbraio 1802[1] a Merthyr Tydfil, figlio di un imbianchino. Inviato a Londra da Sir John Guest ed altri, studiò nelle scuole della Royal Academy con Henry Fuseli; in seguito, nel 1821, ricevette una medaglia d'argento dalla Society of Arts per un "disegno dall'antico". Dal 1822 divenne un assiduo espositore di ritratti e vedute presso la Royal Academy, la British Institution e la Society of British Artists fino al 1827, quando infine si stabilì a Roma.

Nell'aprile 1828 Williams venne eletto socio della Society of Painters in Watercolors, esponendo annualmente fino al 1833, anno in cui si dimise. Lo studio romano di Williams fu per mezzo secolo una delle attrazioni riconosciute dai visitatori inglesi. Morì a Roma il 27 luglio 1885 e le sue opere rimaste furono vendute da Christie's l'anno seguente.[2]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Per la maggior parte della sua permanenza a Roma Williams ebbe una relazione con l'artista gallese John Gibson.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Contadini napoletani alla fontana (1859), di Penry Williams

Williams ha lavorato principalmente a vedute italiane e scene di vita romana, in stile convenzionale. Contribuì con opere alla Royal Academy fino al 1869 ed ebbe molti illustri mecenati. Tra le sue opere di spicco c'erano La festa della Madonna dell'Arco, Il traghetto sul fiume Ninfa, Il Voto o il convalescente, La fontana: una scena a Mola di Gaeta, Ragazze italiane che si preparano per una festa (incisa da D. Lucas, 1830) e Processione al Battesimo (incisa da Lumb Stocks per la British Gallery of Art di William Finden). La National Gallery di Londra ha acquisito i suoi Contadini napoletani a una fontana, Lungo la strada in Italia e Il tamburello;[2] da allora sono stati trasferiti alla Tate Gallery.[4] Gli ultimi due, presentati da Robert Vernon, sono stati incisi da C. Rolls per The Art Journal. Alcuni dei disegni di Williams furono incisi per The Amulet (1827–30) e Literary Souvenir (1836).[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ tate.org.uk, http://www.tate.org.uk/art/artists/penry-williams-604.
  2. ^ a b c (EN) Sidney Lee (a cura di), Williams, Penry, in Dictionary of National Biography, vol. 61, Londra, Smith, Elder & Co, 1900.Lee, Sidney, ed. (1900). "Williams, Penry" . Dictionary of National Biography. Vol. 61. London: Smith, Elder & Co.
  3. ^ Shopland, Norena 'Frances and Mary' from Forbidden Lives: LGBT stories from Wales Seren Books (2017)
  4. ^ "Penry Williams 1802–1885". Tate Gallery. Retrieved 21 August 2013.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • 63 artworks by or after Penry Williams at the Art UK site
Controllo di autoritàVIAF (EN315943654 · ISNI (EN0000 0004 4877 9375 · CERL cnp02046057 · ULAN (EN500007531 · LCCN (ENnr93017022 · GND (DE188440488